Mobilità vera: oltre lo stretching, con il Pilates e gli stabilizzatori profondi

Pilates Settembre 3, 2025

La mobilità non è toccarsi le punte dei piedi.
È la libertà di muoversi con fluidità, senza rigidità o dolore.

Stretching ≠ Mobilità

Lo stretching allunga i muscoli.
La mobilità allena le articolazioni a muoversi con controllo, stabilità e forza.
Confondere le due cose significa accontentarsi di risultati superficiali.

Il ruolo degli stabilizzatori profondi

Nel Pilates, e soprattutto sul Reformer, il lavoro parte sempre da dentro:
• trasverso dell’addome,
• muscoli del pavimento pelvico,
• diaframma,
• multifido.

Sono questi muscoli invisibili che permettono ai movimenti di essere stabili e davvero mobili.

Benefici concreti

  • Se stai molto seduto: meno rigidità e più libertà nei gesti quotidiani.
  • Se sei sportivo: performance migliori, recupero più veloce e riduzione del rischio di infortuni.

Perché il Reformer cambia tutto

Ed è qui che il Pilates sul Reformer fa davvero la differenza.
La resistenza progressiva e il supporto guidato trasformano la mobilità in un allenamento sicuro e preciso.
Ogni esercizio ti insegna a muovere meglio, partendo dal core.

Per approfondire

Studi clinici mostrano che lo stretching statico prolungato può ridurre la performance, mentre la mobilità attiva e i movimenti dinamici con resistenza progressiva migliorano range of motion e controllo neuromuscolare (Behm & Chaouachi, 2011).
✧ È esattamente il principio che sul Reformer si sperimenta fin dal primo movimento (Behm & Chaouachi, 2011).

Vuoi scoprire la tua mobilità vera?
Una sessione introduttiva sul Reformer ti fa sentire la differenza già dal primo movimento.
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La mobilità non è toccarsi le punte dei piedi. È libertà di movimento che nasce dal core.

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